L’abbandono dei cani e il possesso non responsabile degli stessi riflette problematiche territoriali più vaste e complesse. Laddove una positiva relazione uomo-animale-territorio potrebbe essere fonte di grande beneficio per tutti, l’esclusione e l’emarginazione dei cani dal tessuto sociale rappresenta un costo ma anche la perdita di un’occasione.
Essere oggi ‘buoni proprietari’ o ‘buoni concittadini’ dei cani non è comunque sempre facile: con i cani è difficile viaggiare, muoversi in città, andare al ristorante o anche solo a fare la spesa o vivere in un condominio. Inoltre i cani sono spesso oggetto di pregiudizi, soprattutto sulla loro presunta pericolosità anche solo in termini di igiene e spesso diventano i capri espiatori di problematiche lontane da loro, laddove la loro aggressività e le origini del disturbo che arrecano sono quasi sempre da imputare a comportamenti umani errati. E troppo spesso gli animali sono ancora mercificati o visti come oggetti, strumenti, giocattoli ad uso e consumo umani anziché quali forme di vita diverse ma altrettanto meritevoli di rispetto e affettuoso stupore.
E’ invece ormai dimostrato che la proprietà responsabile di un animale domestico, e soprattutto di un cane, può avere un ruolo significativo sulla salute e il benessere psicofisico delle persone e delle famiglie, sia in contesti preventivi che terapeutici. La cura di un cane può ancora favorire i rapporti sociali e di buon vicinato e migliorare il senso di sicurezza domestico e personale. Può
supportare l’educazione dei bambini, sia in ambito famigliare che scolastico, per lo sviluppo di una equilibrata autostima, di migliori capacità interrelazionali e di un maggior rispetto per l’alterità, partecipando così a prevenire i disagi giovanili e i comportamenti sociali a rischioe a sviluppare una maggiorconsapevolezza ambientale.
Sono pertanto sempre più diffuse le raccomandazioni di buone pratiche per la salute e le indicazioni normative internazionali che indirizzano verso la facilitazione della convivenza degli animali nel tessuto sociale umano, attraverso il miglioramento delle conoscenze su di loro, delle condizioni ambientali e dell’educazione dei proprietari e dei cittadini nei loro confronti, già a partire dalla scuola. E i governi locali che hanno iniziato a pianificare tendendo anche conto delle esigenze dei
cani e dei loro proprietari ne hanno già potuto constatare il beneficio per il territorio, la salute pubblica e il benessere sociale dell’intera comunità. Cani compresi!
COME PROGETTIAMO
I nostri progetti sono gestiti con le modalità e gli strumenti previsti dal PCM (Project Cycle Management) secondo quanto indicato dalla Commissione Europea e, per gli aspetti socio-sanitari, dal Ministero della Salute (Programma Guadagnare Salute).
Gli ambiti di intervento territoriale sono:
- Educativo: attraverso il coinvolgimento della Scuola e del territorio
- Socio-sanitario: attraverso il coinvolgimento di Servizi alla Persona
- Motorio-sportivo: attraverso la proposta di attività ludico-motorie e la predisposizione di percorsi salute uomo-cane
- Informativo: predisposizione di materiale informativo/divulgativo dedicato
- Formativo: per operatori di settore (veterinari, operatori cinofili, ecc), insegnanti di scuola, tecnici sportivi, medici, psicologi, operatori sociali, operatori turistici
I progetti sono sviluppati con approccio concertativo, in stretta collaborazione con gli Enti pubblici, i portatori di interesse e gli stessi beneficiari.
In ambito scolastico sono inoltre seguite le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) inerenti la Life Skills Education e, dove adeguato, sono applicate le strategie della peer education.